Screening mammografico organizzato e spontaneo: due alleati per la diagnosi precoce del tumore mammario. Pregi e difetti
Humanitas Research Hospital,
Via Alessandro Manzoni 56,
20089 Rozzano (MI)
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Crediti Ecmyes
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LanguageItalian
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Duration2 h
Information
Il tumore mammario rappresenta tutt’oggi il primo tumore per incidenza e mortalità nella popolazione femminile.
Negli anni si è osservato un lieve aumento delle diagnosi di tumori della mammella, verosimilmente per una maggiore estensione delle indagini diagnostiche e di screening di popolazione che porta ad individuare più casi rispetto al passato.
In controtendenza, il tasso di mortalità per tumori mammario sembra diminuire: questo grazie al miglioramento delle terapie ma soprattutto alla maggiore diffusione dello screening che consente di effettuare diagnosi di tumore quando questo è ancora in una fase pre-clinica: terapie efficaci e diagnosi precoce hanno determinato un miglioramento della prognosi con valori di sopravvivenza fino all’87%, tra i più alti d’Europa.
Nel periodo dell’emergenza COVID si è assistito ad un importante calo di attività di screening, sia organizzato che spontaneo. Successivamente l’attività è ripresa ed i programmi di screening organizzati sono stati riattivati sebbene con tempistiche, intensità e modalità diverse tra le varie regioni e all’interno della stessa regione. Ciò ha determinato una riduzione delle diagnosi precoci: l’osservatorio nazionale screening (ONS) ha stimato, a causa del ritardo accumulato, un numero complessivo di diagnosi mancate pari a 2.793 cancri.
Da questi dati si evince come sia indispensabile che l’attività di screening riprenda a pieno regime e che le donne siano sensibilizzate adeguatamente a superare il timore di frequentare di nuovo gli ambulatori dove tali esami vengono garantiti. In questo il ruolo del Medico di Medicina Generale è fondamentale. Il medico di medicina generale ha infatti un ruolo strategico nel favorire l’adesione dei cittadini ai programmi di screening, grazie al rapporto privilegiato e diretto con i propri assistiti che si fidano e si affidano a lui per ricevere consigli e supporto per ogni decisione sulla propria salute. E’ indispensabile che, proprio in virtù di questo ruolo strategico, il medico di medicina generale sia adeguatamente informato sulle modalità di invito e svolgimento dello screening mammografico, sulla sua efficacia, sui possibili limiti ed anche sul futuro di questo importante modello di prevenzione.
Chairperson
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Daniela Bernardi Capo Sezione Radiologia Senologica e Screening
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SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Carmela Natale
Tel. 02/8224.2419
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e-mail: carmela.natale@humanitas.it
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La partecipazione è gratuita, ma è richiesta l’iscrizione on-line sul sito www.humanitasedu.it.